Il trasporto delle merci è da sempre un pilastro dello sviluppo commerciale di ogni economia: questo aspetto si è accentuato con l’avvento della globalizzazione.

Le tipologie di trasporto normalmente utilizzate sono: terrestre (stradale e ferroviario), marittimo e aereo. La scelta tra le suddette tipologie di trasporto deve sempre essere dettata da ragionamenti razionali guidati principalmente da una serie di criteri di scelta, quali il costo, il tempo, il tipo e il valore della merce.

Esaminiamo quali sono i punti di forza ed i limiti dei vari tipi di trasporto.

Il trasporto stradale

Il trasporto stradale via camion è il tipo di trasporto principalmente utilizzato a livello nazionale e in Europa. Tra l’altro, è l’unico tipo di trasporto che permette il “door-to-door”, sia nella modalità “trasporto dedicato” che “groupage”.

I principali punti di forza sono:

  • Costi inferiori ad altre tipologie di trasporto
  • Possibilità del “porta a porta”
  • Tempi contenuti per le spedizioni nazionali e continentali
  • Flessibilità organizzativa (orari, …)
  • Possibilità di punti di origine e punti di destinazione multipli
  • Tracciabilità semplificata

I suoi limiti:

  • Problemi e ritardi causati da cause di forza maggiore (traffico congestionato, guasti dei mezzi, etc.)
  • Non adatto a viaggi intercontinentali, per motivi di tempo necessario e costo
  • Percezione di elevato impatto ambientale.

Il trasporto ferroviario

Il trasporto su rotaia si dimostra adatto soprattutto per il trasferimento di grandi quantità di merce a distanze non piccole. Potenzialmente può essere il più conveniente dal punto di vista economico, ma la carenza di infrastrutture a supporto vanifica spesso e volentieri questa possibilità, a causa della necessità di movimentazioni ulteriori (es. su gomma) tra i punti di partenza e arrivo e la rete ferroviaria (nel caso di stabilimenti non raccordati, ovvero la maggioranza).

I principali punti di forza sono:

  • Costi ridotti in caso di infrastrutture idonee
  • Adatto al trasporto di merce variegata per forma e dimensioni
  • Impatto ridotto delle cause di forza maggiore (come il traffico, etc.) e la ridotta incidentalità
  • maggiore rapidità rispetto ai trasporti marittimi

I suoi limiti, invece, sono:

  • Necessità di integrazione con il trasporto su strada a causa della carenza delle infrastrutture
  • Minor numero di operatori sul mercato.

Il trasporto marittimo

Il trasporto via nave è utilizzato per le lunghe tratte, soprattutto nei casi di merci di minor valore unitario e che non presentino elevati rischi di danneggiamento o deperibilità.

I suoi punti di forza sono:

  • Costi ridotti sulle lunghe distanze rispetto alle altre tipologie di trasporto
  • Capacità di carico molto elevata, superiore ad ogni altra modalità di trasporto
  • Possibilità di trasportare merci pericolose.

D’altro canto, i suoi limiti sono:

  • Tempi di transito elevati
  • Necessità di integrazione con il trasporto su gomma
  • Tracciabilità non sempre immediata
  • Elevata incidenza delle cause di forza maggiore, che incide sulla schedulazione.

Il trasporto aereo

Il trasporto aereo è il più veloce e sicuro: queste caratteristiche fanno sì che sia impiegato per il trasporto di merci urgenti e/o di elevato valore.

I suoi punti di forza:

  • Rapidità
  • Sicurezza.

Però presenta alcuni limiti:

  • Costi elevati
  • Limiti in termini di tipo, peso e dimensione della merce.

La scelta tra le modalità di trasporto dipende anche dalle contingenze del momento: possono influenzare in misura decisiva la decisione del committente.

Lo abbiamo sperimentato anche in tempi recenti, quando alcune filiere di approvvigionamento sono andate in blocco. La scarsità di alcune commodity e l’aumento della domanda di altre ha comportato un aumento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati. In contemporanea, la paralisi della logistica e dei trasporti ha causato un’interruzione parziale dei trasporti e ritardi nelle consegne. Le aziende si sono ritrovate (e in parte si ritrovano ancora) a dover combattere le forti pressioni nelle Supply Chain e ad adottare modelli nuovi nella gestione delle catene di fornitura.

Ecco quindi che si esplicita un nuovo driver da valutare nella scelta del tipo e mezzo di trasporto: la disponibilità. Per certi versi, questo è diventato il principale criterio di scelta.

Quali contromisure?

Se questo è il contesto, quali contromisure possono mettere in campo le imprese?

  • Scegliere i termini di resa più vantaggiosi: non le condizioni di resa più vantaggiose per il compratore o per il venditore, ma allocare la responsabilità del trasporto all’attore che ha maggior potere sugli spedizionieri, in modo da trarne un vantaggio economico e di servizio sull’intera Supply Chain.
  • Scegliere accuratamente i vettori e gli spedizionieri: è il caso di privilegiare quelli che presentano maggiori solidità finanziare e di struttura, superiore disponibilità di mezzi e ampia disponibilità di modalità di trasporto differenti.
  • Sottoscrivere accordi con gli spedizionieri e rivederli periodicamente: l’accordo scritto (e scritto nella maniera opportuna) costituisce una tutela aggiuntiva che in caso di disponibilità ridotta di mezzi da parte degli spedizionieri può realmente fare la differenza nel livello di servizio. La revisione periodica degli accordi permette inoltre di adeguarsi a i cambiamenti del mercato, cercando di volta in volta la soluzione più conveniente.

Si può identificare un trait d’union tra queste misure? Sì, si identifica nel principio di reagire alla vulnerabilità, in cui alle volte la contingenza ci costringe, con la diversificazione delle possibilità e con la flessibilità.

Come saperne di più?

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