30 Agosto 2024
L’assessment sul trasporto del prodotto sfuso
Quando si vuole (o si è costretti) a intervenire per modificare l’assetto logistico aziendali, uno dei “mal di testa” che si generano riguarda il trasporto del prodotto sfuso.
Risulta quindi utile fotografare correttamente la situazione di partenza con un assessment, che associ un’analisi numerica all’analisi organizzativa.
Il punto di partenza è sempre l’analisi dei dati.
Quali documenti sono necessari per avviare un assessment sui trasporti di prodotto sfuso?
- L’organigramma aziendale
- L’estratto conto dei trasporti nazionali e internazionali di prodotto sfuso dell’anno in corso e dei due anni precedenti
- I contratti/tariffari in vigore dei principali trasportatori utilizzati nell’ultimo anno
- Le fatture dei principali trasportatori dell’ultimo anno
- L’estrazione della base di dati sui trasporti dal sistema informativo
- L’anagrafica dei mezzi dei principali vettori.
Nell’analisi numerica si considereranno, ad esempio: le quantità spedite di prodotto sfuso, la spesa sostenuta, i KPI gestiti e misurati dall’azienda, la struttura tariffaria dei fornitori principali di servizi di trasporto.
Entrando più nel dettaglio dopo l’analisi numerica macro iniziale, si passeranno in rassegna le consegne per viaggio (per mezzo dell’analisi dei DDT), la combinazione di consegne e prodotti consegnati (ad esempi per valutare l’incidenza delle consegne costituite da un unico prodotto), i viaggi per fascia di peso e/o tipo di mezzo, la distribuzione delle quantità vendute per mese, la composizione delle flotte e il loro utilizzo.
Quali funzioni e ruoli sono coinvolti?
Le varie funzioni che vengono coinvolte (tramite interviste) sono:
- Commerciale
- Customer Service
- Logistica operativa
- Logistica amministrativa
- Stabilimenti (Responsabile Logistica di Fabbrica e Responsabile di magazzino).
Sul fronte organizzativo, gli ambiti di osservazione sono: l’organizzazione ed il numero degli addetti, le principali responsabilità, le interazioni della logistica con le altre funzioni aziendali e il flusso informativo, l’operatività sul prodotto sfuso, le percezioni, le criticità ed i suggerimenti che emergono sul servizio di trasporto.
Incrociando le varie interviste ai responsabili di funzione è possibile delineare un primo insieme di proposte di miglioramento.
La fase TO-BE
Dopo l’inquadramento della situazione di partenza (fase AS-IS) il progetto entra nel vivo con l’analisi di fattibilità delle proposte di miglioramento emerse dal confronto con le varie funzioni aziendali.
Sul fronte dell’organizzazione, si procede con la valutazione del modello di funzionamento (organizzazione interna, selezione e gestione del parco fornitori) e la mappatura delle competenze interne per la gestione ottimale del servizio. Non può mancare un confronto con le best practice di mercato
Qualora emergano delle necessità formative, si redigerà il relativo piano di formazione.
Per quanto riguarda il sourcing, si inizierà con una panoramica di mercato sui fornitori idonei a garantire il servizio desiderato, con l’analisi dei fornitori leader di mercato non utilizzati dall’azienda e l’incontro anche dei fornitori attuali minori. A chiudere il cerchio, una gap analysis tra i fornitori attuali di riferimento e i best-in-class provider.
Un’area di intervento per conseguire il miglioramento è quella degli strumenti: ad una panoramica sugli strumenti disponili sul mercato seguono le demo dei tool dei fornitori ritenuti più indicati, con la selezione delle funzionalità di possibile interesse aziendale. Non può mancare, ovviamente, il calcolo del budget necessario per l’investimento e il relativo ROI (Return on investment).
L’ambito del Reporting & KPI vedrà la presentazione di proposte di dashboard per il monitoraggio dei costi e del livello di servizio (ipotizzando anche l’utilizzo di dati al momento non disponibili in azienda, ma reperibili tramite introduzione di tool/nuove procedure).
Per un check-up gratuito, scrivi a info@smartvco.com, indicando il codice “T09”
UNSPSC: 78141503