Approfondimento in collaborazione con Mixa Consulting

Gli standard ESRS sono destinati a tutte le imprese soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e costituiscono un pilastro nella strategia dell’Unione Europea per la creazione di una politica per la finanza sostenibile.

 

La Corporate Sustainability Reporting Directive nasce con l’obiettivo di proporre uno standard unico nel mercato europeo per la reportistica non finanziaria. La mancanza di un framework predeterminato per la disclosure delle informazioni di sostenibilità può condurre infatti ad un disallineamento tra le imprese, aumentando il rischio di greenwashing a causa della divulgazione di informazioni incomplete e arbitrarie. Al fine di migliorare la comparabilità delle relazioni, la divulgazione delle informazioni, una maggiore responsabilizzazione delle imprese e lo sviluppo di processi virtuosi di investimenti in attività sostenibili, la Commissione Europea ha quindi deciso di intervenire dotandosi di propri standard di rendicontazione di sostenibilità.

La nuova direttiva estende l’ambito di applicazione

  • a tutte le imprese di grandi dimensioni (quotate o meno) che presentino almeno due delle seguenti caratteristiche:
    • 250 dipendenti
    • € 40 milioni fatturato
    • € 20 milioni totale valore degli asset
  • a tutte le PMI quotate sui mercati regolamentati europei ad eccezione, per il momento, delle microimprese quotate.

 

La timeline

  1. 2024: Le grandi aziende di interesse pubblico dovranno rendicontare nel 2025 sui dati del 2024
  2. 2025: Le grandi aziende dovranno rendicontare nel 2026 sui dati del 2025
  3. 2026: PMI quotate dovranno rendicontare nel 2027 sui dati del 2026 (con opzione di astensione fino al 2028)

 

ESRS: caratteristiche e novità

  • Framework e standard di rendicontazione. La Commissione Europea ha assegnato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) il compito di elaborare gli standard comunitari da utilizzare nel perimetro della CRSD, ovvero gli ESRS (European Sustainability Reporting Standard): le aziende sono chiamate quindi a rendicontare sulla base di standard comuni e vincolanti. Il 31 luglio 2023 è stato adottato l’Atto Delegato contenete il primo set di ESRS.
  • Doppia materialità. Le aziende devono rendicontare i temi di sostenibilità “materiali”, ovvero quei temi che soddisfano i criteri definiti per la impact materiality e/o financial materiality:
    • Impact materiality (inside-out): tema materiale se l’azienda ha un impatto attuale o potenziale, positivo o negativo su ambiente e società nel breve, medio o lungo periodo
    • Financial materiality (outside-in): tema materiale per l’azienda quando influenza sostanzialmente la situazione finanziaria, i risultati finanziari o l’accesso ai finanziamenti sul breve, medio o lungo periodo.
  • Perimetro. Nel report di sostenibilità devono essere incluse le informazioni sugli impatti, i rischi e le opportunità ritenuti materiali che siano connessi non solo all’impresa stessa, ma anche alla catena del valore. «La due diligence è il processo attraverso il quale le imprese identificano, prevengono, mitigano e tengono conto del modo in cui affrontano gli impatti negativi effettivi e potenziali sull’ambiente e sulle persone connesse con la loro attività.» (ESRS 1 par.59).
  • Disclosure Content Requirements. Le aziende devono rendicontare, per ogni contenuto materiale, i “Disclosure Content Requirements” previsti dal ESRS2:
    • Policy: riguardanti la strategia aziendale in relazione ai temi di sostenibilità materiali e alla loro interazione con la strategia di business
    • Action: piani d’azione attuati per garantire che l’azienda consegua gli obiettivi fissati e riesca a gestire gli impatti, i rischi e le opportunità identificate
    • Metrics: indicatori qualitativi e quantitativi utilizzati dall’organizzazione per misurare e monitorare l’efficacia delle proprie politiche e degli obiettivi prefissati
    • Target: obiettivi misurabili in relazione a impatti, rischi o opportunità delle tematiche materiali.
  • Bilancio integrato. Le informazioni di sostenibilità rendicontate verranno inserite e pubblicate nella Relazione sulla Gestione aziendale di fine anno.
  • Assurance. L’asseverazione delle informazioni rendicontate da parte di una parte terza indipendente è obbligatoria – anche se i requisiti sono ancora da definirsi.
  • Allineamento con i GRI Standard. Le definizioni, i concetti e le informazioni da divulgare sono state elaborate sfruttando i GRI Standard (GRI: Global Reporting Initiative) come base di partenza.

 

ESRS: la struttura

  • Cross-cutting standards: si applicano trasversalmente a tutti gli ambiti di rendicontazione ed includono i principi e i requisiti generali.
    • ESRS 1: Descrivono i principi generali ESRS e stabiliscono i requisiti generali per l’elaborazione delle informazioni relative alla sostenibilità.
    • ESRS 2: Specificano le informazioni da rendicontare obbligatoriamente a livello generale.
  • Topical standards: ricoprono i temi di sostenibilità rilevanti per le tre variabili ESG che includono
    • 5 standard ambientali:
      • Climate change
      • Pollution
      • Water and marine resources
      • Biodiversity and ecosystems
      • Resources use and circular economy
    • 4 standard sociali:
      • Own Workforce
      • Workers in the value chain
      • Affected communities
      • Consumers and end-users
    • 1 standard di governance: Business Conduct.
  • Sector-specific standards: affrontano i temi rilevanti per un settore specifico e che non sono coperti/sufficientemente coperti dai topical standard (pubblicazione prevista nel 2024).

 

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