L’acquisto di abbigliamento aziendale e dispositivi di protezione individuale (DPI) nasce da due ordini di ragioni:

  • esigenze e prescrizioni normative di sicurezza
  • motivazioni di identificazione, appartenenza e immagine aziendale.

L’articolo 74 del D.Lgs. 81/08 definisce i dispositivi di protezione individuale con queste parole: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

I dispositivi di protezione individuale sono suddivisi in funzione delle parti del corpo che devono proteggere:

  • protezione della testa: elmetti e caschi protettivi
  • protezione degli occhi e del viso: occhiali, visiere o schermi adattivi
  • protezione dell’udito: cuffie, inserti auricolari
  • protezione delle vie respiratorie: dispositivi filtranti, facciali filtranti, dispositivi isolanti
  • protezione degli arti superiori: guanti
  • protezione del corpo: abbigliamento protettivo, indumenti di protezione, giubbotti ad alta visibilità
  • protezione degli arti inferiori: scarpe antinfortunistiche
  • protezione delle cadute dall’alto: sistemi di arresto caduta, imbracature.

Ai fini del D.Lgs. 81/08, non costituiscono invece DPI:

  • gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore
  • le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio
  • le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento dell’ordine pubblico
  • le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto
  • i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative
  • i materiali per l’autodifesa o per la dissuasione
  • gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.
Foto di Jimmy Nilsson Masth su Unsplash

Quali sono i DPI maggiormente adoperati in ambito industriale?

Guanti, calzature, caschetti, occhiali, tute protettive, maschere e respiratori e tappi auricolari sono gli articoli di sicurezza impiegati in maggior quantità negli stabilimenti.

E per quanto riguarda l’abbigliamento?

I capi di abbigliamento aziendale sono essenziali per garantire non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche per creare un’immagine coerente e professionale dell’azienda. A seconda del settore e delle esigenze specifiche, i capi di abbigliamento aziendale variano, ma alcuni sono comunemente utilizzati in molteplici contesti. Ecco i principali:

  • Uniformi: indumenti standardizzati, spesso personalizzati con il logo dell’azienda, utilizzati per garantire un aspetto uniforme tra i dipendenti. Sono particolarmente comuni nei settori della ristorazione, della sanità e della sicurezza. Possono includere camicie, pantaloni, gonne o giacche.
  • T-shirt e Polo: sono tra i capi di abbigliamento più diffusi nelle aziende, soprattutto per i lavori meno formali o in ambienti dove la comodità è importante.
  • Camici da lavoro: molto utilizzati in ambienti professionali come ospedali, laboratori, cucine o in altri contesti che richiedono un abbigliamento protettivo.
  • Pantaloni da lavoro: sono una parte fondamentale dell’abbigliamento aziendale, soprattutto in ambienti industriali o di magazzinaggio. Sono progettati per essere resistenti e comodi, con tasche aggiuntive per riporre attrezzi e altri accessori necessari durante le operazioni quotidiane.
  • Giacche e giubbotti: in ambienti di lavoro all’aperto o in condizioni climatiche difficili, le giacche e i giubbotti da lavoro sono indispensabili. Questi capi sono progettati per proteggere i lavoratori da condizioni meteorologiche avverse (freddo, pioggia) e spesso sono dotati di caratteristiche di sicurezza come bande riflettenti, per garantire la visibilità.
  • Gilet e Maglioni, frequentemente utilizzati in ambienti di lavoro dove si richiede una protezione contro il freddo, ma senza compromettere la mobilità. Sono comuni in uffici, magazzini, o in ambienti di lavoro all’aperto.
  • Divise da sicurezza: in ambienti dove la sicurezza è una priorità, nelle fabbriche o in altre aree ad alto rischio, le divise da lavoro includono spesso giacche con bande riflettenti per aumentare la visibilità. Questi capi di abbigliamento sono progettati per garantire che i lavoratori siano ben visibili, anche in condizioni di scarsa illuminazione.
  • Camicie formali: sia per uomini che per donne, sono molto diffuse, anche se meno rispetto al passato.
  • Tute da lavoro, utilizzate da chi svolge attività manuali.

 

La spesa per abbigliamento e DPI è quindi una voce di costo necessaria per molte imprese, ma esistono strategie efficaci per ottimizzare i costi senza compromettere la qualità o la sicurezza. Ecco alcuni consigli per risparmiare senza rinunciare alla protezione e all’immagine aziendale.

  1. Pianificare gli acquisti per l’intero anno o per periodi specifici consente di ottenere prezzi più bassi. Inoltre, ridurre il numero di ordini riduce anche le spese di spedizione, aumentando il risparmio complessivo.
  2. Scegliere fornitori affidabili: confrontare diversi fornitori è cruciale per trovare i migliori prezzi senza sacrificare la qualità.
  3. Optare per modelli standardizzati: quando possibile, è conveniente scegliere modelli standardizzati di abbigliamento e DPI. Optare per uniformi o dispositivi di protezione comuni e utilizzati da più categorie di lavoratori, riduce i costi legati alla personalizzazione e alle esigenze specifiche di ciascun dipendente. La standardizzazione consente anche di risparmiare sui costi di manutenzione, dato che i prodotti sono più facili da rifornire e sostituire.
  4. Scegliere articoli razionali nel rapporto costo/prestazioni per mantenere un buon equilibrio tra costi e durata nel tempo. È essenziale trovare il giusto compromesso tra performance e costo, svolgendo dei test di durata e usura.
  5. Manutenzione e riutilizzo: un altro modo per risparmiare è ottimizzare la durata dei DPI. Implementare politiche di manutenzione regolare, come il lavaggio e la riparazione di indumenti e dispositivi, ne aumenta la longevità, riducendo la necessità di acquisti frequenti.
  6. Monitorare le necessità aziendali: monitorare le reali necessità dei dipendenti aiuta a evitare acquisti superflui. Analizzare la quantità e il tipo di DPI necessari per ogni ruolo specifico consente di fare acquisti mirati, evitando sprechi.

 

Con queste strategie, le aziende possono ridurre significativamente i costi senza compromettere la sicurezza e l’efficienza operativa.

 

Come saperne di più?

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In apertura: Foto di Jimmy Nilsson Masth su Unsplash