Sempre più l’ufficio HR è un centro di profitto.

Tutti conosciamo la tematica ESG (Environmental, social, and corporate governance). Ma non è sufficiente: per funzionare, bisogna aggiungere un pilastro e giungere così al quadro EESG

La E aggiuntiva porta con sé molti significati:

  • Equilibrio economico
  • Enhancement (aumento dei risultati)
  • Equality (uguaglianza)
  • Equity (equità, ma anche capitale)

A ben guardare sono tutte aree in cui chi ha responsabilità di gestione e di governo delle risorse umane può portare efficienza in azienda. Ma anche chi ha responsabilità di acquisti può supportarlo. Ottimizzare la gestione delle Risorse Umane significa riuscire a tirare fuori il meglio dalle complesse operazioni connesse all’organizzazione del personale aziendale. É illusorio pensare che senza una visione sistemica si possano raggiungere risultati di livello, in termini di produttività, competitività e benessere aziendale.

Una prima strada che il responsabile HR può percorrere per aumentare l’efficienza è quella di lavorare sulla mappatura del costo del lavoro:

  • implementare tableau de bord per i costi del personale,
  • ottimizzare la funzionalità dei sistemi informativi del personale (presenze e paghe),
  • efficientare i sistemi di programmazione e controllo dei costi del personale, per garantire una corretta e coerente politica retributiva,
  • aumentare l’attrattività aziendale attraverso un modello comunicativo interno ed esterno che faciliti il processo di acquisizione dei talenti e aumenti le performance dei sistemi di selezione,
  • garantire un processo di Onboarding decodificato per aumentare la velocità di inserimento e di avviamento al lavoro, il senso di appartenenza e ingaggio, in ottica di retention e di diminuzione del turn-over.

C’è poi la strada dei progetti di cost reduction a success fee. Che cos’è un progetto di cost reduction? È uno strumento per ridurre l’impatto dei costi aziendali e liberare risorse per gli investimenti e lo sviluppo. In tre mesi è possibile ottenere risparmi significativi in tante aree di spesa attinenti alle risorse umane, senza decremento di qualità o del livello di servizio:

  • abbigliamento e DPI
  • buoni pasto
  • contributi INPS
  • lavanolo (noleggio e lavaggio divise)
  • mensa
  • oneri INAIL
  • parco auto
  • pulizie e sanificazione
  • somministrazione di lavoro
  • viaggi e trasferte (business travel)
  • welfare (assicurazioni).

Fare interventi di cost reduction in queste aree con la metodologia di Smart VCO significa:

  • garantire un livello qualitativo uguale o superiore all’esistente
  • non intralciare l’attività ordinaria
  • fare interventi trasparenti in termini di employee experience (in molti casi i lavoratori neanche si accorgono dei cambiamenti intervenuti: si pensi all’ottimizzazione degli oneri INAIL o all’acquisto dei medesimi Dispositivi di Protezione Individuale a migliori condizioni economiche)
  • creare budget da investire in iniziative di formazione, sviluppo del personale, welfare.

Altri ambiti in cui si può lavorare per ottimizzare la gestione del personale sono:

  • lavorare sull’employer reputation
  • migliorare sul tema diversity & inclusion (ad esempio con la certificazione sulla parità di genere)
  • attivare interventi di formazione (anche sfruttando le molteplici opportunità di accedere a fondi e agevolazioni).

 

Per informazioni su come avviare un progetto di cost reduction sulle spese attinenti alla gestione delle risorse umane, scrivi a info@smartvco.com, indicando il codice “R01”

 

UNSPSC: 80101511