Nei piani di espansione internazionale, le decisioni di localizzazione produttiva, logistica e distributiva hanno un peso strategico.

Dopo aver individuato i nuovi mercati da conquistare (ritenuti interessanti per volumi attuali o potenziali), la scelta razionale porta alla ricerca della soluzione per ottimizzare la geolocalizzazione dei nuovi stabilimenti e/o magazzini tenendo conto dei tre processi che interesseranno l’investimento:

  1. il processo produttivo (punto di partenza delle merci)
  2. il processo logistico (punti di deposito delle merci)
  3. il processo distributivo (tratte e modalità di trasporto delle merci).

Per la razionalizzazione delle decisioni, una delle prime attività da condurre è la definizione e l’analisi dei vincoli aziendali, coinvolgendo le varie funzioni aziendali al fine di coglierne i punti di vista e gli spunti.

Poiché “senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione” (W.E. Deming) occorre pianificare una classificazione delle fonti di dati, con l’analisi dei documenti che li contengono. Tra essi, il budget delle vendite per articolo per i Paesi in cui si pianifica l’espansione, i prezzi di vendita dei prodotti, la composizione in termini di materie prime degli articoli che si intendono vendere all’estero, i contratti di trasporto dei principali fornitori utilizzati, la reportistica sui trasporti disponibile in azienda (saturazione mezzi, incidenza €/kg, tempi consegna,…).

Dalla raccolta e classificazione dei dati si passa poi alla parte di simulazione, con

  • l’identificazione delle variabili del modello
  • l’analisi di correlazione tra le variabili
  • l’assegnazione dei pesi delle variabili secondo diverse ipotesi di lavoro all’interno del modello.

Nella simulazione dei vari scenari possibili l’analisi economica supporta la costruzione del piano economico-finanziario del progetto di espansione internazionale dell’azienda. Nel dettaglio, la simulazione degli scenari significa calarsi nel dettaglio, con:

  • la simulazione dei flussi di trasporto per la distribuzione dal nuovo sito produttivo,
  • la simulazione dei flussi di trasporto per l’approvvigionamento,
  • la stima dei tempi di transito (con confronto tra le diverse modalità di trasporto disponibili),
  • la valutazione delle modalità di trasporto coerenti con il livello di servizio atteso/desiderato verso i clienti,
  • l’identificazione dei possibili hub tesi a garantire il rispetto del livello di servizio atteso,
  • la stima dei costi di trasporto per distribuzione nelle ipotesi di servizio diretto e con magazzini periferici
  • la stima costi logistici per magazzini periferici gestiti da operatori terzi o da strutture aziendali esistenti (ad esempio, filiali commerciali)
  • l’individuazione di KPI rilevanti e il calcolo dell’incidenza del costo di trasporto secondo diversi driver (prodotto/mercato/canale…)
  • la possibile aggiunta di drive & time analysis, più evoluta rispetto al convenzionale geomarketing basato sulle distanze.

 

 

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(immagini di Dariusz Sankowski e Kyle Glenn su Unsplash)