25 Febbraio 2022
Come progettare l’esternalizzazione della logistica?
Molte aziende non dispongono delle risorse sufficienti per svolgere le attività di stoccaggio e distribuzione di tutta la merce. In questi casi, una soluzione è l’esternalizzazione della logistica affidandosi a un operatore 3PL. In altri casi l’azienda, pur dotata delle risorse necessarie a gestire la logistica, sceglie strategicamente di terziarizzare l’attività per concentrarsi sulle attività e sui processi core.
La logistica 3PL (Third Party Logistics), nota anche come logistica di terzi o logistica conto terzi, indica i servizi che un’azienda appalta a un fornitore affinché svolga le sue attività di logistica oltre a quelle di stoccaggio, preparazione degli ordini e trasporto della merce.
Il fornitore di servizi logistici conto terzi ha la responsabilità di gestire i prodotti dell’azienda cliente e di farli arrivare ai destinatari finali (B2B e B2C), fungendo da intermediario tra l’azienda e i suoi clienti.
Quali sono le differenze tra 2PL e 3PL?
Nel primo caso (2PL) l’operatore logistico si occupa anche delle attività di stoccaggio, oltre che del trasporto. Tuttavia, la gestione continua ad affiancarsi a quella dell’azienda appaltante, che organizza la flotta e i flussi dei materiali.
Nel caso della logistica terziarizzata (3PL, Third Party Logistics) l’operatore logistico si occupa del trasporto e dello stoccaggio e, al contempo, della gestione e organizzazione dei due cicli. È un fornitore di servizi logistici integrati.
Quali sono i vantaggi della logistica terziarizzata?
Un’efficiente gestione della logistica richieda risorse, tempo e impegno: questo è il motivo per cui alcune aziende preferiscono focalizzare le energie su altre aree. La collaborazione con un operatore 3PL, poi, implica l’esclusione del costo del terreno, della struttura e del personale: nel breve termine, può risultare economicamente vantaggiosa.
In genere, gli operatori 3PL dispongono di una rete di centri di stoccaggio, per cui la logistica conto terzi può avvicinare la merce al cliente finale, consentendo così di consegnare gli ordini con maggiore rapidità (miglioramento della velocità di risposta al mercato).
L’outsourcing logistico, infine, può consentire di offrire alla clientela costi di spedizione più competitivi. Gli operatori 3PL propongono tariffe di trasporto competitive poiché trattano con clienti diversi e movimentano un elevato volume di merci.
E quali sono gli svantaggi di cui tenere conto?
Gli operatori 3PL possono comportare alcuni svantaggi associati alla scarsa capacità di controllo esercitato dalle aziende appaltanti sulle funzioni logistiche.
Ciò può scaturire in un’eccessiva dipendenza dall’operatore logistico e, a sua volta, può determinare la perdita di eventuali opportunità di miglioramento del servizio e/o di riduzione dei costi.
Nel lungo termine e in caso di attività intensa, il costo di una collaborazione con un operatore 3PL può superare quello di una gestione interna della logistica.
Come selezionare il partner 3PL?
Scegliere il “giusto” operatore 3PL è di vitale importanza per lo sviluppo della propria attività. Per “giusto” si intende idoneo alla merceologia e all’organizzazione del cliente. Per questo motivo, occorre ponderare tutte le variabili, senza lasciarsi guidare solo dalla proposta economica inferiore.
Sono quattro gli aspetti principali da tenere in considerazione quando si sceglie un operatore logistico:
- prezzo: la tariffa degli operatori logistici dipende dal tipo di merce, dal tipo di spedizione (urgente o meno) e dalle destinazioni
- scalabilità: è opportuno valutare la capacità di un operatore logistico di adeguarsi alle esigenze dell’azienda committente. Una capacità di risposta efficiente davanti all’aumento dell’attività è fondamentale per una crescita aziendale sostenibile
- tecnologia: vengono privilegiati gli operatori logistici che si servono della tecnologia e dell’automazione per svolgere i processi, sia di stoccaggio che di preparazione e spedizione degli ordini
- reputazione: l’esperienza e le referenze nel settore contano. È fondamentale che l’operatore logistico abbia una solida stabilità finanziaria e offra al contempo un servizio efficiente.
Come valutare se l’azienda è pronta peer terziarizzare la logistica?
La strada migliore è iniziare da un audit per la terziarizzazione della logistica. L’audit assolve a tre funzioni:
- è uno strumento per valutare razionalmente l’outsourcing
- un’attività per pianificare il trasferimento della logistica e minimizzare i costi, i tempi e l’impatto operativo
- è una consulenza specializzata per semplificare la gestione.
L’audit si rivela importante per analizzare i propri dati da un punto di vista logistico e individuare i KPI significativi, per individuare aree di miglioramento nei processi della supply chain e per definire l’interfacciamento più efficiente dei sistemi informativi.
Data la delicatezza della decisione di terziarizzare la logistica, è essenziale che l’auditor sia un soggetto indipendente, con adeguata conoscenza dei processi aziendali, del mercato logistico e dell’organizzazione di gare di mercato.
Quali attività sono previste in audit per la terziarizzazione della logistica?
Si parte dalla definizione della baseline (la rappresentazione del costo logistico attuale) e si struttura poi il raffronto con il costo a tendere.
Una fase centrale è dedicata allo scouting e alla gara di mercato ad hoc.
L’auditor ha inoltre il compito di verificare che l’operatore abbia professionalità, attrezzature e conoscenze adeguate all’incarico.
Nell’ultima parte dell’audit viene infine fornita assistenza per formalizzare il contratto con l’operatore logistico, eliminare l’alea e minimizzare i rischi.
Come posso saperne di più?
Per richiedere un check-up gratuito, invia una mail a info@smartvco.com, indicando il codice “L01”.