28 Luglio 2022
Che cosa serve per un progetto di cost reduction sui corrieri espressi?
Gli anglosassoni usano l’acronimo CEP (Courier, Express and Parcel) per indicare i servizi di trasporto e consegna offerti dai corrieri espressi.
Grazie anche alla sostanziosa crescita registrata dall’eCommerce, i volumi di crescita delle spedizioni con corrieri espressi sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni.
Una statistica di Mordo Intelligence inquadra bene il fenomeno: nel 2020 sono stati spediti con questa modalità oltre 800 milioni di pacchi, quasi il doppio dei volumi di due anni prima.
Diversi player sono attivi nel mercato delle spedizioni espresse: quali le rispettive quote di mercato?
BRT, con il 24%, è il leader di mercato, seguito da Poste Italiane, con il 16%. A chiudere il podio di questa classifica c’è Amazon, con l’11%. Amazon è l’operatore che più recentemente si è inserito nel panorama competitivo delle spedizioni con corriere espresso. Seguono FedEx-TNT (13% complessivo) e poi GLS e UPS, appaiati al 10%. Tra gli operatori di rilievo, DHL “vale” il 6% del mercato delle spedizioni domestiche (ma ha una posizione molto robusta nelle spedizioni parcel internazionali). Il 10%, infine, è rappresentato da una serie di operatori minori, alcuni dei quali con una specializzazione geografica.
L’incremento dei volumi di spedizioni espresse è dovuto sia al mercato B2C sia a quello B2B.
Sono diverse le motivazioni per cui sempre più le aziende si affidano a questo tipo di servizi di spedizione: velocità, alti livelli di puntualità, capillarità del network, automazione dei processi, ampio ventaglio di opzioni e servizi aggiuntivi.
Il contraltare di tutto ciò è che si tratta di spedizioni più costose, se paragonate ad altre modalità di trasporto.
Come ridurre l’impatto economico di queste spedizioni con un progetto di cost reduction? Quale documentazione è necessaria per partire con l’analisi?
Il primo step è la raccolta della documentazione per ricostruire nel dettaglio il profilo di traffico e le condizioni economiche in vigore:
- l’estratto del conto trasporti, per individuare il perimetro generale di spesa dei fornitori coinvolti
- un campione di fatture rappresentativo: di solito in assenza di stagionalità esasperata un trimestre è adeguato allo scopo
- i contratti ed i tariffari vigenti.
Il team di specialisti integrerà poi queste informazioni con altre di tipo qualitativo, da acquisire tramite intervista telefonica o di persona al process owner: si tratta di tutte quelle informazioni necessarie a ricostruire il livello di servizio usufruito e le procedure attuate per la gestione delle spedizioni (dall’orario di prelievo dei colli, alle procedure per l’etichettatura degli stessi al sistema di prenotazione delle spedizioni, manuale o automatizzato).
Raccolte queste informazioni, lo specialista è in grado di produrre in tempi rapidi le soluzioni di risparmio, senza ulteriori attività richiesta all’ufficio acquisti o al dipartimento che cura le spedizioni.
Le soluzioni di risparmio sfruttano sia la leva del price (leva negoziale, grazie ai benchmark di riferimento sempre aggiornati), sia la leva practice (policy delle spedizioni più o meno articolata, regole di break-even,…).
Per informazioni sulle potenzialità di risparmio con un progetto di cost reduction, manda una mail a info@smartvco.com, indicando il codice “P01”
UNSPSC: 78102200