27 Marzo 2018
Magazzino, scorte e capitale circolante: come ridurre i costi
Le aziende sono continuamente alla ricerca di soluzioni per ottimizzare la gestione del capitale circolante netto (NWC, Net Working Capital): spesso, però, si concentrano solo sulle fatture attive (crediti verso i clienti) e passive (debiti verso fornitori).
Questo ambito è in genere gestito dai responsabili amministrazione e finanza, che operano spesso in autonomia rispetto ai Supply Chain manager: questi sono interpellati solo quando la politica di gestione dei pagamenti possa creare eccessivi rischi su fornitori strategici e, più raramente, per decidere sull’opportunità di fornire o meno determinati clienti per i quali ci siano problemi di gestione del fido.
Una delle voci che invece è spesso sottovalutata è il Net inventory ovvero il costo standard dello stock (Gross Inventory at COGS value) al netto degli accantonamenti per rischi obsolescenza (Provisions).
Il costante monitoraggio del valore finanziario delle scorte permette di assicurare:
- una gestione oculata degli approvvigionamenti a monte,
- un’attenta gestione delle produzioni e delle relative consegne in ingresso al magazzino,
- il mantenimento degli obiettivi di scorta di sicurezza decisi al fine di assicurare il livello di servizio target.
La gestione ottimale dello stock può e deve essere raggiunta anche grazie all’implementazione di processi aziendali che oltre ad allineare Sales e Operations, includano una declinazione di Financial Forecast volta a guidare la direzione nel perseguire gli obiettivo di piano.
La gestione finanziaria delle scorte va intesa poi anche a livello di minimizzazione delle scorte ESLOBS (Excess Slow movings & Obsoletes) attraverso processi di prevenzione e rapida eliminazione del dead stock che permettano di evitare accantonamenti per rischio obsolescenza o, in caso gli stessi si siano già materializzati, di rilasciare i relativi accruals con un beneficio diretto sul conto economico aziendale.
Lo stock management è diventato centrale nelle aziende e richiede, oltre ai consueti strumenti di forecasting and planning, adeguati strumenti di business intelligence.
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