27 Febbraio 2025
Trasporti: target e KPI di servizio
Il trasporto costituisce fattore chiave del “servizio al cliente”: ad esempio, puntualità e precisione nelle consegne e assenza di danni alla merce sono requisiti minimali ed essenziali. Allo stesso tempo occorre mantenere sostenibile la spesa per servizi di spedizione.
Gli obiettivi assegnati nei trasporti sono di diversa natura:
- target di servizio
- target economici.
Tra i target di servizio assegnati ai fornitori, si possono annoverare quelli connessi a:
- percentuale di spedizioni senza errori
- On-Time Delivery
- On-Time Pick-up
Vi sono poi target assegnati a chi ha la responsabilità di gestire e pianificare le spedizioni. Alcuni esempi:
- Livello di compliance alla policy
- Grado di saturazione dei mezzi/container
- Riduzione/ottimizzazione delle distanze percorse
- Soglia di utilizzo di servizi premium (quindi più costosi).
Tra gli obiettivi economici ci sarà ad esempio il contenimento dell’incidenza del costo del trasporto sul venduto entro i benchmark di riferimento per il settore.
Nell’ambito della logistica distributiva occorre valutare, tra gli altri aspetti, l’andamento della spesa per trasporti, dal punto di vista dell’efficienza, del livello di servizio e della compliance alla policy delle spedizioni.
Il primo passo per il miglioramento dei processi è la misurazione: infatti se non si conosce la realtà che si vuole migliorare, nessun cambiamento razionale è possibile.
Risulta quindi molto importante assegnare dei precisi obiettivi e misurarne il grado di raggiungimento (ed eventuali scostamenti) tramite alcuni KPI (Key Performance Indicators).

Gli indicatori sono informazioni che si presentano come:
- critici: costituiscono la base decisionale per il management
- sintetici: sono di lettura veloce, espressi da una variabile semplice o composta
- significativi: rappresentano in maniera puntuale i fenomeni aziendali oggetto di osservazione
- prioritari: si rivelano indispensabili nei cicli di pianificazione e controllo a tutti i livelli aziendali (strategico, direzionale, operativo).
Ogni azienda deve selezionare i KPI strategici per monitorare gli aspetti ritenuti significativi per il successo nel proprio settore.
Come mettere alla prova il proprio sistema di indicatori?
Si può fare una semplice prova empirica: se uno scostamento del 10% registrato dal KPI non genera congratulazioni o azioni correttive, significa che quel KPI è inutile.
Il punto di partenza per costruire un efficace sistema di valutazione dei processi logistici è costituito dalla corretta individuazione dei processi stessi e dalla definizione in modo univoco di quali siano gli obiettivi di ciascuno di essi, in una prospettiva di funzionamento complessivo e di ottimizzazione del sistema. Dopo aver identificato nitidamente i processi e gli obiettivi si può passare alla definizione delle misure opportune e quindi dei KPI.
Alcuni esempi di KPI utili per il monitoraggio dei trasporti sono:
- la misurazione del costo di trasporto per unità di peso o di vendita: permette di sintetizzare la spesa totale di trasporto dell’organizzazione e l’impatto sulla marginalità delle vendite e di valutare le conseguenze di variazioni sui volumi di vendita
- la percentuale di saturazione dei mezzi di trasporto o dei container: consente di pianificare e concretizzare azioni che incrementino l’efficienza, come il redesign degli imballi
- lo scostamento rispetto ai transit time dichiarati: registra le performance dei vettori e l’impatto sui tempi di consegna ai clienti
- il grado di bilanciamento dei viaggi: serve per minimizzare i percorsi a vuoto, ottenendo un duplice beneficio, sul conto economico e sull’inquinamento generato (aspetto sempre più sentito, data l’attenzione posta al tema della sostenibilità)
- numero dei reclami su numero totale di spedizioni: è un indice di difettosità e di qualità, importante da monitorare quando la customer experience dei clienti viene tenuta in considerazione
- numero di fatture con errore sul numero totale di fatture: registra il lavoro extra richiesto all’organizzazione per la gestione degli errori amministrativi (verifiche, richieste di chiarimenti, correzioni, gestione note di credito)
- la percentuale di consegne puntuali (misurazione dell’affidabilità)
- incidenza dei costi accessori: KPI molto importante per le aziende che spediscono beni destinati al mercato retail, possono emergere aspetti sorprendenti (l’incidenza dei costi accessori può arrivare al 30%).
Ma molti altri esempi sono possibili: quali KPI monitora la tua azienda?
Qui sotto sono elencate alcune buone pratiche che favoriscono l’efficienza:
- tenere traccia dei KPI generali e specifici dell’azienda
- adoperare delle dashboard che permettano a tutti gli utenti coinvolti nella gestione delle spedizioni di accedere ai KPI
- utilizzare i dati ed i KPI per prendere decisioni razionali e non dettate dall’emotività del momento, dalle dicerie alimentate dalle “voci di corridoio” o da vere e proprie “leggende metropolitane”
- ridurre l’incertezza monitorando le prestazioni
- eseguire degli audit per verificare se l’efficienza operativa rispecchia i margini attesi
- fornire feedback a tutti gli utenti interni e agli stakeholder esterni coinvolti
- svolgere periodicamente un benchmarking tariffario.
Come saperne di più?
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