Tra gli oneri che paga ogni azienda con parecchi dipendenti, uno dei maggiori è il premio INAIL. Si tratta di una spesa che l’azienda paga per la protezione dei lavoratori.

Il contributo si basa su un semplice principio: più alto è il rischio che i lavoratori corrono, maggiore è il premio che si paga. Il funzionamento è assimilabile a quello di una normale assicurazione.

Nel 2019 è entrato in vigore il nuovo Tariffario INAIL, che ha ridefinito le voci di tariffa applicabili a vari settori di attività: la revisione è nata dall’esigenza di attualizzare i tassi di tariffa (facevano riferimento alla curva infortunistica del triennio 1995-1997) e la mappatura dei processi lavorativi, tenendo conto dei cambiamenti economici, delle nuove modalità organizzative del lavoro e dello sviluppo tecnologico.

Le novità principali introdotte dalla riforma riguardano:

  1. la ridefinizione del nomenclatore tariffario
  2. la cessazione delle polizze dipendenti ponderate
  3. la modifica del sistema di oscillazione del tasso medio per “andamento infortunistico” (bonus-malus)
  4. la riduzione del tasso medio per “interventi di prevenzione”.

L’INAIL ha gestito la migrazione dal vecchio al nuovo tariffario in forma massiva: è quindiimportante verificare la correttezza dell’inquadramento assicurativo applicato alle singole ragioni sociali. In maniera simmetrica, è altrettanto importante accertare che le aziende abbiano applicato correttamente il nuovo tariffario.

La soluzione per risparmiare consiste nell’adottare una serie di standard di sicurezza che dimostrino all’INAIL un miglioramento delle condizioni di sicurezza e un abbassamento del rischio. La normativa prevede una riduzione del tasso medio di tariffa per le aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia. Per accedere alla riduzione, l’azienda deve presentare un’apposita istanza.

Tra le migliori opzioni per accedere vi è l’adozione di un modello organizzativo rispondenti ai criteri del D.Lgs. 231/01 e la certificazione ISO 45001: queste opzioni, forniscono singolarmente il valore minimo per raggiungere l’obiettivo per la riduzione, ovvero 100 punti.

La presentazione dell’istanza non può essere fatta in qualsiasi momento. Entro la fine di febbraio le aziende in possesso dei requisiti possono inviare all’INAIL le istanze di riduzione del tasso medi di tariffa per l’anno in corso.

Quali attività di verifica sono quindi rilevanti?

  1. Correttezza della migrazione al nuovo tariffario, da parte dell’Istituto, in base alle effettive attività svolte in azienda
  2. Correttezza dell’attribuzione al personale dipendente, da parte dell’Azienda, delle nuove tariffe INAIL
  3. Correttezza dell’inquadramento di gestione INAIL-INPS
  4. Verifica dell’adeguata variazione dei tassi in base all’ entità dell’infortunio
  5. Verifica di eventuali crediti esigibili relativi all’anno corrente e pregressi.

Come calcolare l’ammontare dello sconto annuale?

Bastano 2 dati per la stima:

  1. il numero di dipendenti equivalenti
  2. l’ammontare del premio annuale totale INAIL.

Che assistenza posso aspettarmi?

Grazie al supporto specialistico i clienti sono assistiti nella dinamica annua dei contenuti del questionario OT23 ed alle altre attività di verifica (correttezza della migrazione al nuovo tariffario, attribuzione delle tariffe, oneri per infortuni con responsabilità di terzi, recupero di eventuali somme versate in eccesso).

Alcuni clienti rinnovano tale collaborazione negli anni successivi al primo conferimento di incarico, in modo da perseguire il miglioramento continuo e ulteriori risparmi.

Per informazioni su come impostare un progetto di riduzione degli oneri INAIL, manda una mail a info@smartvco.com, indicando il codice “N01”